Introduzione alla tutela legale

Nel nostro ultimo video abbiamo scherzato sulla possibilità di assicurare un matrimonio, collegandoci al lieto evento che ci ha coinvolti da vicino negli ultimi giorni con le nozze tra  Valentina e Matteo, il più giovane dei nostri Agenti, a cui rinnoviamo gli auguri per una splendida vita insieme.

Per quanto possa sembrare incredibile, tuttavia, assicurare un matrimonio è davvero possibile, almeno in senso lato! Nonostante il buon esisto della vita di coppia sia impossibile da garantire, tantomeno con una polizza assicurativa, esistono infatti coperture che tutelano da alcune delle conseguenze negative dell’eventuale fallimento di un matrimonio, andando a rimborsare le spese legali sostenute dai coniugi per il ricorso per la separazione consensuale, e per la successiva domanda di divorzio.

Questo esempio volutamente un po’ estremo ha in realtà lo scopo di evidenziare quanto sia ampio l’elenco delle situazioni assicurabili, e ci permette di introdurre un tema che finora non abbiamo ancora trattato nei nostri contenuti: le coperture di tutela legale.

Le polizze di tutela legale sono assicurazioni che hanno lo scopo di rimborsare le spese sostenute per il pagamento degli onorari di un avvocato, delle spese processuali e di giustizia, delle spese peritali ed investigative, e delle spese dovute alla controparte in caso di soccombenza nell’ambito di un procedimento giudiziario.

Non è un segreto che l’Italia sia uno dei Paesi più litigiosi d’Europa, ed ai primi posti nelle classifiche europee per quanto riguarda il carico di lavoro dei tribunali e la durata dei processi. Volendo dare alcuni numeri:

  • un Giudizio di Primo Grado (Tribunale) dura mediamente da 2 a 5 o più anni per cause civili ordinarie, con tempistiche ancor più dilatate in caso di situazioni complesse o tribunali in sovraccarico di lavoro;
  • un Giudizio di Secondo Grado (Corte d’Appello) dura mediamente tra 2 e 4 anni;
  • un Giudizio di Terzo Grado (Corte di Cassazione) dura in media tra i 2 ed i 3 anni,

arrivando quindi ad una durata complessiva dell’intero iter processuale che varia tra i 6 ed i 12 anni, durante i quali è inevitabile sostenere spese anche molto significative per far valere i propri diritti o difendersi da accuse ingiuste.

Sì, perché anche quando “tanto c’è un mio carissimo amico che fa l’avvocato”, alcuni costi sono inevitabili (si pensi alle spese di registrazione degli atti, alle marche da bollo, ai contributi unificati, alle spese di notifica, ai diritti di copia o di accesso agli atti, alle spese di domiciliazione, e così via), oltre al fatto che non è detto che il carissimo amico di cui sopra sia necessariamente uno specialista proprio della materia relativa alla quale è capitato l’imprevisto, ed è quindi possibile che debba a sua volta chiedere pareri e consulenze che dovrà necessariamente pagare.

Una copertura di tutela legale evita di dover sostenere di tasca propria tutte queste spese, garantendo accesso alla giustizia anche in quelle situazioni nelle quali, senza una polizza alle spalle, si rinuncerebbe a far valere i propri diritti per il timore di costi insostenibili.

Le polizze di tutela legale possono coprire diverse aree del diritto, dalle controversie di lavoro a quelle condominiali o di vicinato; dalle liti contrattuali a quelli derivanti dalla circolazione stradale; e in alcuni casi coprono anche questioni legate al diritto di famiglia, come nell’esempio con il quale abbiamo aperto questo articolo. Tra le altre garanzie comprese in questa tipologia di polizze, spesso vi è anche un servizio di consulenza legale telefonica per un primo orientamento e nella maggior parte dei casi l’assicurato ha la libertà di scegliere il proprio avvocato di fiducia.

Un grande ombrello insomma, di cui spesso non si conosce nemmeno l’esistenza, poiché si tratta di polizze ancora poco diffuse nella cultura assicurativa comune.

Voi le conoscevate? Fateci sapere cosa ne pensate, e per qualsiasi approfondimento in merito non esitate a contattarci!